Curiosità

Anziani alla guida, le possibili criticità degli over 65

Come abbiamo visto negli articoli precedenti, gli elementi che influiscono il rendimento in auto sono molti, oltre ai fattori cognitivi anche quello umano incide sul nostro comportamento al volante. Vediamolo nel dettaglio.

Il fattore umano è costituito dall’insieme dei comportamenti, delle condizioni fisiche e degli stati psicologici del conducente. Al fine di diminuire il rischio di incidenti stradali legati a questi elementi, sulle moderne vetture sono stati sviluppati numerosi dispositivi di sicurezza attiva come ad esempio il sistema anti-collisione, di allarme per pericoli e ostacoli imminenti e perfino impianti per la rilevazione delle condizioni del conducente o per la correzione automatica di errori.

L’aumento dell’età porta inevitabilmente alla diminuzione delle prestazioni di guida e la progressiva perdita delle capacità cognitive. Gli elementi legati all'invecchiamento, come il decadimento delle capacità visive, dell’udito e dell’agilità degli arti, possono essere fonte di pericolo durante la normale guida e nelle manovre di emergenza. La messa a fuoco per le diverse distanze è regolata meno velocemente rispetto a un ventenne.Screenshot (370)

Non è un caso che tra gli automobilisti della cosiddetta terza età, le cause primarie di incidentalità sono la poca reattività a situazioni di pericolo, la mancata precedenza e gli errori di svolta.
È molto importante non sottovalutare questi elementi e sottoporsi a controlli periodici oltre alla visita medica obbligatoria per il rinnovo della patente. Noi de La Nuova Guida abbiamo ideato un corso dedicato a tutti coloro che riscontrano queste difficoltà: Patente Argento, studiato per una guida sicura ed efficace.

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