Curiosità

L’Arabia Saudita cerca istruttrici di guida

Era il 26 giugno 2018 quando cadeva il divieto, per le donne in Arabia Saudita, di poter guidare in autonomia un veicolo. Come avevamo già ipotizzato nel nostro precedente articolo, questo ha aperto le possibilità per loro di accedere a tutta una serie di professioni che prima erano riservate solo agli uomini. 

Nasce da qui il progetto, realizzato da Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) in collaborazione con GDC (Global Driving Standards Certification) e EYWA (Consultancy Services), per il reclutamento di istruttrici di guida disponibili a lavorare a Riad per l’insegnamento della professione.

Al momento partecipano già al progetto istruttrici francesi e olandesi. Il compenso è di 4.500 dollari al mese, e le spese di viaggio e alloggio sono a carico degli organizzatori. Qui tutte le info per partecipare.

E così, l’emancipazione delle donne saudite passa anche dalla scuola guida. Non solo un aiuto dal punto di vista pratico-lavorativo, ma anche un sostegno dal punto di vista psicologico, per far sì che siano le donne in primis a percepirsi e a percepire il loro ruolo all’interno della società in maniera diversa.

Una bella opportunità di contribuire in maniera significativa ad un processo evolutivo già in atto, ma che ha davanti a sé una strada ancora lunga, in un contesto in cui ancora oggi le donne devono avere necessariamente la “tutela” di un uomo per sbrigare moltissime pratiche quotidiane.

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